“AGRICOLTURA – DAL 2024 VERSO IL FUTURO”
Sabato 13 aprile 2024 dalle ore 10,00 alle ore 19,00

COMUNICATO STAMPA
GIORNATA DI STUDIO 13 APRILE 2024
ORE 10,00 – 19,00
“AGRICOLTURA – DAL 2024 VERSO IL FUTURO”
Anche questo anno Università Libera della Val di Cornia, in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Campiglia M.ma, dedicherà una intera Giornata di Studio, aperta a tutta la cittadinanza, Sabato 13 aprile dalle ore 10,00 alle 19,00, ad una tematica di grande interesse ed attualità. Questo anno si parlerà di “Agricoltura-dal 2024 verso il futuro”.
Darà inizio ai lavori Amedeo Alpi, Vicepresidente dell’Accademia dei Georgofili, parlando di “Agricoltura italiana: produzione in una incessante trasformazione” e si cercherà di dare delle risposte ad alcune domande fondamentali tra cui: è ancora proponibile l’agricoltura in Italia? quale tipo di agricoltura deve essere praticata? ci sono dei limiti a questa attività che pure è praticata con successo e da sempre? ci sono sufficienti risorse naturali per fare agricoltura? i mezzi tecnici sono adeguati? il rispetto ambientale pone limiti all’attività agricola?
Paolo Nannipieri, Professore Emerito, Università degli Studi di Firenze parlerà di suolo agrario come ambiente vivente, un ambiente biologico complesso con un’abbondante diversità microbica e della fauna, le cui attività sono concentrate in micrositi (ad esempio la rizosfera, od un granulo di fertilizzante od un residuo vegetale) ed il volume occupato dagli organismi è in genere minore dell’un percento del totale. La presenza di particelle con un forte potere adsorbente permette di prolungare la vita di importanti molecole biologiche, quali acidi nucleici ed enzimi, nell’ambiente extracellulare e di mantenere, rispettivamente, le relative informazioni genetiche ed attività al di fuori dell’ambiente intracellulare.
Con Eddo Rugini, Vicepresidente della Accademia Nazionale dell’Olivo e dell’Olio entreremo nel mondo dell’olivocultura. “L’olivo è l’unica specie arborea mediterranea capace di svolgere un ruolo multifunzionale nel territorio dove è coltivata. Nonostante questa straordinaria peculiarità, in Italia è in atto già da tempo una forte contrazione delle superfici coltivate e di conseguenza della produzione di olio e di olive da mensa con importanti ripercussioni anche di natura economica”. Nella trattazione saranno evidenziate le cause di abbandono, analizzate le possibili modalità per rallentare la transizione delle superfici olivetate di alta quota a bosco misto e suggerite le tecniche più appropriate per una rapida ripresa produttiva.
“La viticoltura italiana, e in particolare quella toscana, sta attraversando un periodo di profondo ripensamento a causa delle mutate richieste del mercato nazionale e internazionale dovute al forte interesse per i vini bianchi e spumanti, agli effetti dei cambiamenti climatici, alla necessità di ridurre utilizzo di prodotti chimici per la difesa della vite dai parassiti”. In questo contesto Claudio D’Onofrio, Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali (DiSAAA-a) – Università di Pisa, illustrerà le possibili strategie e tecniche colturali per la transizione verso la viticoltura toscana del futuro.
Antonio Ferrante, Scuola Sant’Anna di Pisa, Centro di Ricerca Produzioni Vegetali, partendo dalle richieste del consumatore oggi che è sempre più attento all’alimentazione e vede nel cibo non solo la soddisfazione di una esigenza nutrizionale, ma anche una fonte di composti bioattivi che possono avere degli effetti benefici per la sua salute.
L’orticoltura quindi con le sue diverse specie è un’ampia fonte di biodiversità che può fornire una moltitudine di prodotti divenendo, secondo quanto professava Ippocrate, sul ruolo del cibo e la salute: “Fa’ che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo”.